Solcata di umana
impotenza
vergherò righe
in un giorno
senza tempo.

Nelle pieghe del tempo
un giglio
straziato emana un
canto afono.

E il tuono varcherà
le soglie del tempo
rincorrendo
minuti inesistenti.

Fermerò
le lancette
di questo orologio
in moto da troppo
tempo.

Questa mia poesia di tanti anni fa, descrive un pò le sensazioni di questi ultimi giorni, in cui il tempo nel suo scorrere ineluttabile e crudele sembra strapparmi una delle persone che di più amo. La sintesi domina la mia voglia di esprimermi.

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13 commenti

  1. E’ da un po’ che non passavo a trovarti. Come stai??? Vedo che hai sfornato bellissime delizie ultimamente. Brava come sempre. Baci. Vivi

  2. “Solcata di umana
    impotenza”
    è un verso di grande forza, che mi piace molto.
    Ti sono vicina, cara Francesca.
    Un abbraccio,
    Laura

  3. Fra, ti stringo forte forte e sono con te lo sai!

  4. @tutte Sto insomma..sempre sul chi vive e con l’orecchio proiettato verso il telefono. Cerco di riprendermi emotivamente. Vi abbraccio tutte con affetto e grazie del sostegno

  5. (((((***))))) fortissimo

  6. un forte abbraccio anche da parte mia..tieni duro!!

  7. Ti abbraccio forte, Elga

  8. Qualunque sia il problema che ti rende triste, non posso far altro che dirti coraggio e stringerti – seppur virtualmente – in un grande abbraccio!
    k

  9. So come come ti senti, il destino è stato crudele anche con me! Non ci sono parole, ma trova la forza dentro di te, così come ho fatto io!!
    Un abbraccio

  10. @Fabdo, Elisa, Elga, K, Dolceviola Grazie a tutte di cuore davvero. Veder soffrire la propria madre in questo modo non è umano. Cerco di risollevarmi come posso anche grazie al vostro supporto.

  11. Non so cos’altro dirti in questo brutto momento se non che ti stringo fortissimisso in un abbraccio affettuoso…. un bacione

  12. Mia dolcissima, carissima amica, impotente mi sento anche io di fronte al tuo dolore, che vorrei saper lenire, conscia della mia inadeguatezza.
    Coraggio cara, coraggio. Il tempo, purtroppo o per fortuna, alla fine passa.
    Una fatina seduta sulla tua spalla

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