sono troppe, ma davvero troppe..e già mi mancano, già ci penso da giorni, già mi frullano per il cervello le cose che mi mancheranno questo Natale.
Fare le “pallotte” (polpettine di carne) per il brodo con il cardone del 25, riempire i “cavicionetti” di scrucchijiata mentre tutt’attorno si ride e si scherza con mamma, papà e sorelle, fare l’asta dei regali la vigilia di Natale, mentre mio cognato pesca pacchi dono da sotto l’Albero, urlando il nome del destinatario del regalo, giocare a carte e a tombola mentre ogni circa un’ora si affetta, si scarta, si imbandisce un panettone, un torrone, un fritto…eh mica ci possiamo fare mancare qualcosa!
Mi mancheranno le voci, i suoni, gli abbracci, le risate di tutti. Mi mancherà mia madre che mi chiede di scrivere le “bustarelle” con i soldi regalati a noi figli grandi..e mio padre che come sempre vorrebbe tutti accanto a sè per sfamarci di ogni ben di Dio, per riempire l’aria di affetto e stringerci tutti, sangue del suo sangue..noi che abbiamo dato senso alla sua vita e noi, i figli per cui ha vissuto tutta la sua vita e per i quali si è spezzato la schiena.
Niente di tutto quello che è stato mai sarà più senza di loro. E io me li voglio ricordare così: una delle ultime volte che hanno fatto la pasta insieme.. una delle rarissime, se non l’unica foto recente in cui sono insieme, qualche anno fa, nel 2006 o giù di lì. Mamma col solito cipiglio dei Cavallucci e papà con l’attenzione solita nel fare le cose, con le maniche del maglione e della camicia arrotolate. Così sempre insieme, una vita, una vita passata con noi e per noi. Vi amo, ovunque voi siate.
Stupenda immagine, meravigliosi ricordi affiorano tra le ricette, uno spaccato di vita di cui sei responsabile nel custodirlo e trasmetterlo a chi ci sarà dopo. Ti abbraccio forte, abbraccio il tuo coraggio e la tua forza, la grinta e la dolcezza che metti nelle cose. grazie, di cuore
Cara Annarita, grazie grazie per le belle parole..ti abbraccio fortissimo
..non ho molte parole da dire. Sono commosso.
Tanti auguri!
Lo so, cara, nessuno come me ti può capire, proprio quest’anno che è stato il primo Natale senza papà…
Carissima Francesca, mi hai fatto commuovere…lo so non sara mai piu come prima, capisco benissimo il tuo stato d’animo, la nostalgia che provi in questi giorni di festa è piu forte Ti auguro un anno pieno di cose belle per te e tuo marito ti abbraccio Tittina
Cara Francesca, il tuo ricordo mi ha stretto lo stomaco e inumidito gli occhi. E’ bello pensare che quei gesti, quel calore, quel fare insieme, i tuoi genitori li abbiano trasmessi a te, e che tu li stia replicando e donando alla famiglia che voi tre avete formato. Ti abbraccio e faccio a te e al Grimmo i miei più amorevoli auguri. Ti meriti il meglio. Un bacione. Miriam