Grazie alla generosità della fatina mi sono ritrovata a dover “smaltire” più di 1 kg e mezzo di ciliegie!! Mi sono dunque inventata una torta con ciliegie e crema alla cannella che a detta di tutti è risultata essere uno dei dolci che mi sono riusciti meglio! L’aspetto forse non è spettacolare, ma che mi frega, l’importante è che sia venuta buona!

Ingredienti:

  • 250 gr. di ciliegie mature
  • 100 gr. di farina
  • 100 gr. di maizena
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • 100 gr. di zucchero
  • 1 uovo
  • 100 gr. di burro

Per la crema:

  • 200 ml. di panna fresca
  • 1 cucchiaio di cannella in polvere
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 3 cucchiai di zucchero

Unite al burro ammorbito lo zucchero, fino a realizzare un composto liscio. Aggiungere l’uovo, la farina, la maizena, il lievito e formate una palla liscia senza grumi. Lasciatela riposare in frigo per circa mezz’ora. Preparate la crema unendo lo zucchero al tuorlo d’uovo, mettete sul fuoco aggiungendo la panna: sempre mescolando portate ad ebollizione fino ad ottenere una crema abbastanza densa. Aggiungete la cannella in polvere e lasciate raffreddare. Stendete la pasta in una tortiera e fatela cuocere in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti. Toglietela dal forno e disponete le ciliegie tagliate a metà sul fondo, aggiungete la crema e continuate la cottura per almeno altri 20 minuti. Fate raffreddare a temperatura ambiente e riponete la torta in frigo prima di servire!

Torta ciliegie e cannella

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4 commenti

  1. uhmmm è golosissima, le darei un morso 😛

  2. Essì, è stata spazzolata via in un baleno!:D

  3. “O povero mortal che guardi e passi,
    passa e guarda ordunque
    e rimembra come puoi
    ciò nè guardo né favella potran mai narrare,
    ché torto farebber al degno esperir dei sensi
    di chi,
    come me,
    o fortunato,
    sorte volle condurre
    dinanzi a quel sogno sognato.

    Sì sapido era,
    di cremoso amor
    e frolla dolcezza,
    quel dono di oro e rubino,
    che i putti tutti
    richiamati e confusi
    da squilla sì inusual
    eppur egualmente divina,
    s’affacciaron pien di maraviglia
    dal disco celeste
    di questa camera,
    a cui preferiron Quella
    tanto più illustre e magnificata…

    Ed ora,
    fratello sventurato,
    che hai mirato a lungo
    e ben meditato
    su ciò che il fato non volle concederti,
    per capriccio
    o segreta giustizia,
    ordunque lascia che io ti interroghi
    e ti chieda, o compagno:

    MA CHE CAMPI A FA’!

  4. Fatina fatina delle mie brame! Chi è la più dolce del reame?? Tu!!Grazie per la bellissima poesiola, non dovevi! Ti abbraccio fortissimo 😀

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